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Il metodo del pomodoro

Vi sarà capitato diverse volte di mettervi alla scrivania con l’intenzione di studiare, quindi aprire il libro, iniziare a leggere e/o sottolineare e provare a concentravi. 

Dopo poco è come se la vostra mente si staccasse dal corpo e iniziasse a vagare: 

“Cosa posso indossare a quell’evento? Cosa posso cucinare per cena? Chissà quante pagine mancano ancora per terminare il capitolo. Oggi è una bella giornata, vorrei tanto uscire e fare una passeggiata, mi domando se resterà del tempo”. 


Alla fine dell’ora (nel peggiore dei casi, del pomeriggio) avrete letto e sottolineato almeno una decina di pagine se non di più, senza aver davvero compreso ciò che c’era scritto. 

A questo punto non solo avrete bisogno di leggere le stesse pagine, ma avrete sprecato tempo che poteva essere utilizzato in modo diverso. 


Per risolvere questo problema, oggi vi propongo un metodo utile anche per migliorare la qualità del vostro studio. 

La tecnica in questione viene chiamata “metodo del pomodoro” e consiste nella suddivisione del tempo in brevi intervalli durante i quali svolgere un’attività, al termine dei quali sarà possibile svolgere una pausa. 

Per applicarla bisogna: 

  1. Scegliere l’attività da svolgere 
  2. Scegliere l’arco di tempo da dedicare all’attività
  3. Scegliere il tempo da dedicare alla pausa 
  4. Far partire il timer e iniziare a lavorare 


Per spiegare meglio questo concetto penso sia opportuno proporre un esempio: 

Supponiamo che, durante il pomeriggio, io abbia 100 pagine da studiare. 

Decido di utilizzare questa tecnica per ottimizzare lo studio. 


Suddivido le 100 pagine in 4 blocchi, durante ogni sessione di studio farò 25 pagine. 


A questo punto decido di dedicare ad ogni blocco da 25 pagine una mezz’ora di studio e 5 minuti di pausa. 


Avvio il timer, quindi durante i 30 minuti sarò determinata a leggere, comprendere e concludere le 25 pagine perché so che devo impegnarmi per un arco di tempo abbastanza breve e al suono del timer avrò diritto a una piccola pausa. 


Note

  • Indipendentemente da dove siete arrivati con il programma, al suono del timer dovete fermarvi e fare la pausa per far funzionare la tecnica. Questo perché sarete motivati a fare di meglio nella prossima sessione e per non far stancare eccessivamente il cervello. 
  • Le pause vanno utilizzate in maniera intelligente, infatti aprire i social non è l’idea migliore perché avrete voglia di stare al cellulare più del dovuto ignorando le tempistiche dedicate alla pausa, quindi potreste dedicare più tempo del dovuto alla pausa e sprecare il vostro pomeriggio. 


La tecnica del pomodoro, in realtà, nasce come 25 minuti dedicati alla task, 5 minuti di pausa, ripetuti per 4 intervalli in modo da fare 2 ore di studio, di cui 100 minuti dedicati allo studio e 20 minuti dedicati alla pausa (in totale). 

Tuttavia alcune task richiedono tempistiche maggiori, di conseguenza 25 minuti potrebbero essere insufficienti a completarle. 


Il metodo del pomodoro può essere personalizzato, inoltre, ricordo che ampliare il tempo dedicato allo studio significa anche ampliare il tempo dedicato alle pause per evitare di perdere subito la concentrazione.


Questi sono alcuni esempi: 

45 min studio, 10 min pausa 

1 h studio, 20 min pausa 

1h 30 min studio, 35 min pausa 

Non studiate per più di due ore senza pausa perché questo vi farà perdere la concentrazione. 

Inoltre, dopo un tot di intervalli, potete scegliere di fare anche una pausa più lunga. Ad esempio dopo 4 intervalli da 25 minuti potete scegliere di fare 30 minuti di pausa, ad esempio per una merenda. 


Con questo io vi saluto e vi invito a lasciare un commento, così che io possa leggere la vostra opinione. 


- Aleessia  

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